Analytics

lunedì 1 dicembre 2014

Adoro le opere..specie Leonardo!

Il grande capolavoro pittorico che noi tutti conosciamo come il ritratto di Monna Lisa o col nome più celebre e usato della Gioconda, è stato realizzato da uno dei più grandi Geni ed artisti di tutti i tempi, ovvero Leonardo da Vinci (1452 – 1519), in un periodo che va dal 1503 al 1505 circa. Il dipinto di Leonardo è conservato ed è esposto per tutti coloro che vogliono ammirarla presso uno dei più importanti musei d'arte del mondo, il Museo del Louvre di Parigi. Esso ne ha una grandissima cura essendo questa l'opera pittorica più celebrata e studiata al mondo da esperti e storici d'arte. La tecnica usata dal grande maestro italiano (e questo non dimentichiamolo mai, specie per il nostro orgoglio di grande popolo, spesso bistrattato da altri) è quella dei colori a olio su di una "semplice" tavola di legno di pioppo di piccole dimensioni, circa 77 centimetri di altezza per 53 centimetri di larghezza. L’opera raffigura il ritratto di una donna la cui identità ai giorni nostri è ancora incerta e vi sono tanti dubbi anche se, molti storici d'arte e grandi esperti di fama mondiale affermano che la donna raffigurata è quasi certamente Monna Lisa, moglie di un noto mercante fiorentino vissuto proprio nello stesso periodo dell'artista, che si chiamava Francesco del Giocondo, da questo appunto deriverebbe il nome con cui tutti conosciamo l'opera. Una teoria molto interessante questa, perché si avvicina moltissimo alla realtà dei fatti, in quanto Leonardo da Vinci in quegli anni si trovava proprio in soggiorno presso l'importante e bella città di Firenze, come voleva la tradizione del tempo in cui molti dei migliori Artisti erano invitati a proporre il proprio Talento ed il proprio genio nel campo culturale ed artistico presso piccoli nobili e Mecenati, oltre che nelle maggiori corti che avevano un grande potere politico e sociale in importanti città italiane che andavano sviluppandosi sempre di più , specie durante il periodo noto come il Rinascimento. Città come Roma, Firenze o Milano tanto per citare tra le più famose. Una breve descrizione della Gioconda. Il ritratto come abbiamo detto sopra, illustra una giovane donna seduta su di un seggio di quel periodo, di cui si vede un bracciolo appena accennato. Alle sue spalle si può intravedere un paesaggio che man mano sembra si allontana verso l’orizzonte facendosi sempre più indefinito e sfocato con la distanza. Qui il grande genio Leonardo ha usato una tecnica del tutto nuova e sconosciuta sino ad allora dagli altri artisti, elaborata proprio da lui stesso dopo vari e attenti studi che, come sappiamo erano una caratteristica importante di Leonardo. Questa tecnica è conosciuta come “prospettiva aerea”. Leonardo infatti dopo una attenta osservazione dei vari fenomeni che avvengono in natura, notò che se i nostri occhi guardano degli “elementi” in lontananza, questi elementi ci appaiono sempre più indefiniti e sfocati man mano che si allontanano dai nostri occhi, e questo effetto avviene grazie all’aria che sta tra i nostri occhi e gli elementi che guardiamo. Lo “spessore” o l’intensità dell’aria aumenta con l’aumentare della lontananza e rende tutto più indefinito e sfumato, i colori si attenuano fino ad arrivare ad una specie di nebbiolina grigio–azzurrina. Questa grande intuizione di Leonardo la ritroveremo in altre sue celebri opere d’arte (vedi per esempio anche La Vergine delle Rocce), e fu poi ben presto imitata e studiata anche dagli altri grandi artisti che la usarono nelle loro opere, perché capirono il grande intuito che aveva avuto Leonardo, nel rappresentare tramite questa una realtà molto più vicina a quella reale. Guardando ancora La meravigliosa opera della Gioconda, possiamo notare anche che i contorni della donna non sono ben definiti da linee tracciate e precise, ma sono modellate da luci e ombre avvolte morbidamente in un realistico chiaroscuro. La luce in questo dipinto è molto chiara e precisa sul petto, sul viso e sulle celebri mani in posa e, tende a fissarsi con estremo realismo anche in una serie di creste luminose nelle maniche dell’abito. Con un altra importante intuizione di Leonardo, e cioè la tecnica dello “sfumato” che contribuì a rendere davvero unico ed immortale questo artista e le sue opere, si può notare come egli abbia reso imprecisi sia gli angoli degli occhi che gli angoli della bocca, conferendo in questo modo al bellissimo volto della donna, quella espressione sorridente e misteriosa (il famoso sorriso della Gioconda) che l’hanno resa un opera straordinaria artisticamente e soprattutto super-studiata ed analizzata in tutto il mondo, alla ricerca di chissà quale misterioso messaggio o pensiero interiore di Leonardo. Il paesaggio non è un invenzione né una fantasia ma è la trasformazione in immagini di ciò che l’artista osserva realmente in natura. Il paesaggio è indefinito come se dalla terra e dalle acque che lo percorrono si levassero nebbie e strani vapori, che rendono imprecisa e sfumata la visione. Una delle tante curiosità sulla Gioconda, è quella che Leonardo dipinse questo quadro come abbiamo già accennato prima, negli anni tra il 1503 e il 1505, però da allora e fino alla sua morte egli non si separò mai dalla sua "creatura artistica" e anzi, aggiungendo ogni tanto qualche nuova pennellata per rifinirlo, come se fosse quasi alla ricerca della perfezione nell'arte o come se avesse scelto quest'opera, per esprimere tutti i suoi pensieri più interiori o i suoi stati d’animo. Quasi fosse una sorta di testamento artistico e della sua anima di grande genio, di uomo consapevole delle sue scoperte ed invenzioni ma che visse magari in un periodo sbagliato. Ed è proprio per questa curiosità e mistero, una delle tante che fanno di questo quadro il più studiato, il più ricercato, il più nominato, insomma il più celebre dell'intero patrimonio pittorico italiano e mondiale. Come se gli esperti che hanno avuto l’ onore di poterlo ammirare e studiarlo a scopo scientifico e di ricerca, volessero attraverso di esso scavare nell’intimo più profondo di quello che, a parer mio ma non solo è considerato il più grande Genio e Maestro di tutti i tempi e che sicuramente, non ne avremo più un altro uguale, anche per i tempi che ormai sono del tutto cambiati e tutto corre nel caos e nella modernità più velocemente. Ci resta tra i tanti il dubbio di cosa voglia comunicarci quel meraviglioso "sorriso" quasi beffardo della Gioconda, un sorriso che sembra essere di chi abbia davvero raggiunto il massimo godimento e la massima conoscenza nella vita, sia quella fisica che soprattutto quella spirituale. Vorrei concludere questa breve descrizione dicendo che secondo il mio umilissimo parere, visto anche i vari disaccordi di cui spesso sento parlare che ha il popolo italiano sulla collocazione del quadro di Leonardo presso il Museo del Louvre di Parigi, anche se io sono fiero di essere un italiano vorrei dire che è giusto che il quadro più famoso del mondo, sia protetto e esposto nel Museo più famoso del mondo, appunto il Louvre di Parigi. L’importante secondo me è che non si dimentichi mai di sottolineare bene da parte degli storici e degli esperti d'arte, che questo capolavoro pittorico è un simbolo e un frutto del sempre presente Genio Italiano, un genio che non finirà mai di stupire l’ intera Umanità, sia nel passato che nel presente e soprattutto nel futuro. Non dimentichiamolo mai questo...