David di Michelangelo
“Veramente chIl e questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine […] con tanta misura e bellezza e con tanta bontà la finí Michel Agnolo.”
E’ così che Vasari descrive l’ammirazione per la scultura considerata fra le più belle mai realizzate dall’umanità. In questo incipit c’è lo stupore mozzafiato di chi osserva da vicino la perfezione di uno dei massimi capolavori di scultura di tutti i tempi: il David di Michelangelo.
Nel luglio del 1501 Michelangelo Buonarroti fu richiamato a Firenze per una commissione dell’Opera del Duomo. Gli fu proposto di lavorare ad una statua di proporzioni grandiose per realizzare un David, con il vincolo di scolpirlo da un grande blocco di marmo che giaceva abbandonato presso il cortile dell’Opera del Duomo. Questo blocco di marmo bianco di Carrara era già stato affidato a due scultori, Agostino di Duccio nel 1464 e ad Antonio Rossellino nel 1475, ma abbandonato a causa dei “taroli”, numerose imperfezioni del materiale, che avrebbero rischiato di compromettere la statica di un’opera di dimensioni eccezionali. La collocazione del David era inizialmente prevista per uno dei contrafforti della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a circa 80 metri d’altezza.
https://www.youtube.com/watch?v=nKLKAX3UwMg
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